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I rischi geopolitici non scompariranno, ma l’ottimismo è tornato
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I rischi geopolitici non scompariranno, ma l’ottimismo è tornato

creato Broker OANDA TMSGennaio 15 2024

Dopo alcuni giorni più deboli, sul mercato è tornato rapidamente il buon umore: questo è il risultato del cambiamento di atteggiamento Federale all'incontro di dicembre. Tuttavia, i rischi geopolitici restano sullo sfondo. Cosa significa questo per i mercati e soprattutto per lo zloty?

Ci sarà un blocco di Taiwan?

Sabato si sono svolte le elezioni presidenziali a Taiwan, che sorprendentemente sono passate inosservate sui mercati. È vero che ha vinto il leader dei sondaggi, quindi non c’è una grande sorpresa (anche se alla fine della campagna il suo vantaggio è diminuito), ma l’importanza di queste scelte è potenzialmente enorme. La vittoria di Lai Chin-te, candidato filoamericano, in teoria non cambia molto, perché significa mantenere la linea del potere. Tuttavia, la Cina contava su una sostituzione in questa posizione con un candidato filo-cinese, con il quale il processo di incorporazione di Taiwan – promesso da Xi all’inizio dell’attuale mandato – potesse essere portato avanti gradualmente, forse anche sotto forma di appena passi notevoli. Questa opzione è stata appena tolta dal tavolo.

La palla è nel campo di Pechino perché la pressione è su Xi affinché mantenga la sua promessa. Come vorrà giocarselo? Bloomberg ha presentato una simulazione in cui il solo blocco di Taiwan scatenerebbe una crisi paragonabile alla crisi finanziaria globale. Non sembra probabile che ciò accada nel prossimo futuro, La Cina preferirà aumentare gradualmente la pressione, ma vale assolutamente la pena seguire il thread.

Rischio dormiente

Il problema delle questioni geopolitiche è che i mercati vivono solo per un breve periodo, a meno che non si verifichi un cambiamento importante. Per questa ragione il capitale globale si è quasi dimenticato dell’Ucraina, dove ci troviamo praticamente in un vicolo cieco da un anno. IN Davos Ci sono state trattative per elaborare un piano, ma non è finita in nulla. Ci sono sempre più voci secondo cui Kiev dovrebbe fare delle concessioni perché il tempo è contro di essa. Per noi e per la nostra moneta si tratta di un rischio latente che potrebbe manifestarsi.

Il tema relativamente recente delle tensioni in Medio Oriente rimane rilevante, anche se l’operazione guidata da Israele è in corso da oltre 100 giorni. L’ultimo filo conduttore è il terrore del Canale di Suez da parte delle milizie Houthi, che rappresenta un problema economico, anche se non su una scala tale da minacciare una crisi più grave. Sembra che il rischio di un’escalation davvero ampia (ad esempio l’adesione dell’Iran) sia moderato, ma non pari a zero.

Questo quadro crea un certo problema nella valutazione delle prospettive dello zloty. La Fed allenta la narrazione mantenendo i tassi invariati in Polonia dovrebbe creare condizioni favorevoli al rafforzamento della nostra valuta. A sua volta, ogni ulteriore aumento delle tensioni significa un automatico rafforzamento del dollaro e un contemporaneo indebolimento dello zloty. Oggi alle 9:15 l’euro costa 4,36 PLN, il dollaro 3,98 PLN, il franco 4,67 PLN e la sterlina 5,08 PLN.

Fonte: Dr. Przemysław Kwiecień CFA, XTB

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