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Anche le banche centrali non sanno dove andrà a finire l'inflazione
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Anche le banche centrali non sanno dove andrà a finire l'inflazione

creato Broker OANDA TMSGiugno 26 2023

Sono passate due settimane, durante le quali abbiamo ricevuto ulteriori decisioni dalle banche centrali. Sorprese regalate ai mercati (BoE, Norges Bank, precedentemente BoC e RBA), dimostrano che gli enti rispondono al rischio di inflazione. Allo stesso tempo, dimostra anche un alto livello di incertezza di queste entità per quanto riguarda il percorso futuro delle dinamiche di crescita dei prezzi.

Alta inflazione e nient'altro

A questo punto, anche le banche centrali non sanno del tutto come si svilupperà la situazione con l'inflazione. Le istituzioni devono quindi essere preparate per un possibile rapido abbandono dei piani originari di politica monetaria. Inoltre, le decisioni prese nei giorni scorsi indicano che il rischio sembra ora orientato verso un'inflazione sorprendentemente alta.

L'euro ha reagito con un indebolimento venerdì per far lampeggiare i dati PMI, che si sono rivelati deludenti. I timori del mercato di una recessione si sono nuovamente intensificati. I dati sul PMI indicano che la ripresa nei paesi del Vecchio Continente nei prossimi mesi è sempre meno probabile. L'economia della zona euro dovrebbe contrarsi nella seconda metà dell'anno. Il PMI per i servizi è sceso da 55,1 punti. fino a 52,4 punti L'indice per il settore manifatturiero è sceso ancora di più al livello di 43,6 punti.

Un cambiamento nella retorica della BCE?

Il mercato giocherà sempre più sul “pivot” della BCE.. I risultati preliminari del PMI di giugno avrebbero potuto portare molta incertezza nei ranghi del Consiglio direttivo della BCE. Le precedenti previsioni dell'istituto ipotizzavano che nella seconda metà dell'anno l'economia dell'area dell'euro avrebbe continuato a crescere in modo significativo. Le pubblicazioni riducono la probabilità che la banca centrale continui ad essere molto restrittiva. C'è una crescente speculazione su un cambiamento nella retorica.

Ora l'attenzione si concentrerà sui dati IPC della zona euro. La pubblicazione è prevista per questa settimana. Se sorprendono sul lato positivo, indicherà trend globale di inflazione persistentemente più elevata. Le letture elevate si adatteranno al quadro attualmente applicato nel Regno Unito, nei paesi scandinavi, in Australia e in Canada.

Nel breve termine, le valute che potrebbero continuare a guadagnare sono quelle le cui banche centrali rimangono su un percorso restrittivo nonostante il fatto che l'economia stia iniziando a rallentare bruscamente.

Fonte: Broker OANDA TMS

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