I broker riducono la leva finanziaria in vista del voto sulla Brexit
Domani, 15 gennaio 2019 al parlamento britannico ci sarà un voto per quanto riguarda l'accordo sulla Brexit. Di conseguenza, i broker hanno iniziato a informare sulla riduzione della leva finanziaria su strumenti selezionati.
Si applica principalmente ai professionisti
A causa dell'incertezza relativa al risultato del voto, gli specialisti prevedono una maggiore volatilità sui mercati finanziari, in particolare le coppie valutarie con la sterlina britannica, gli indici azionari europei e le materie prime.
A seconda delle decisioni interne dei broker, le condizioni per il tempo di incertezza del mercato possono variare tra le singole società.
I broker annunciano un aumento dei requisiti di deposito da martedì mattina a mezzogiorno di mercoledì. Le modifiche riguarderanno principalmente indici azionari e coppie valutarie selezionate. Nella maggior parte dei casi, i broker segnalano la riduzione della leva al livello 1: 50. Ciò significa che, in pratica, le modifiche temporanee includeranno solo i clienti con status professionale o coloro che utilizzano servizi di brokeraggio al di fuori dell'UE (non coperti dalle linee guida ESMA).
Con coerenza per le posizioni aperte
Vale la pena notare che la riduzione della leva si applica non solo alle nuove posizioni, ma anche a quelle aperte prima dell'introduzione delle modifiche. Ogni cliente deve assicurarsi che la riduzione della leva finanziaria gli consenta di mantenere un adeguato livello di sicurezza sull'account in modo che non risulti nel meccanismo di Stop-Out.
Broker selezionati che offrono protezione contro i saldi negativi per i clienti professionali sottolineano anche che la protezione pre-addebito potrebbe non essere applicabile ai cosiddetti condizioni insolite, cioè quando la reazione del mercato è lontana dal normale.
Sii consapevole del rischio
Oltre alle azioni preventive da parte degli intermediari, va ricordato che tutti i tipi di informazioni sorprendenti possono determinare lacune nei prezzi, slittamenti durante l'esecuzione degli ordini (anche Stop Loss e Take Profit), ampliamento degli spread e persino problemi temporanei con il tempo di esecuzione dei comandi sulla piattaforma.