Aspettando la Fed. Non ci sarà alcun intervento per stabilizzare il mercato azionario

I mercati finanziari statunitensi si trovano in una situazione difficile poiché gli investitori non possono contare sul sostegno né dell'amministrazione Donald Trump né della Federal Reserve. Il presidente ha chiarito che non interverrà per stabilizzare il mercato azionario, anche se la sua aggressiva politica tariffaria dovesse portare a una recessione.. A sua volta, Jerome Powell, il presidente della Fed, dà priorità alla lotta all'inflazione, il che esclude praticamente la possibilità di un rapido allentamento della politica monetaria.
Rischio di rallentamento economico
Di conseguenza, i mercati finanziari stanno crollando. I principali indici come l'S&P 500, il Dow Jones e il Nasdaq sono stati messi sotto pressione, con il Russell 2000 che si è avvicinato ai livelli di mercato ribassista, avendo perso quasi il 20% rispetto ai massimi recenti. L’incertezza sulla politica commerciale dell’amministrazione Trump pesa sugli investimenti aziendali e sulla spesa dei consumatori, aumentando i rischi di rallentamento economico. In questo clima, Wall Street abbassa le sue previsioni per l’indice S&P 500 – Goldman Sachs ha ridotto le sue previsioni per la fine del 2025 a 6 punti, mentre Yardeni Research ha abbassato la valutazione ottimistica a 200 punti. La previsione media degli analisti per l'indice entro la fine dell'anno è di 6 punti, il che significa un aumento del 400% rispetto al livello attuale.
La Fed mantiene un approccio cauto e non ha fretta di modificare i tassi di interesse. I mercati prevedono con una probabilità del 99% che la banca centrale lascerà i tassi invariati nella prossima riunione di mercoledì. Allo stesso tempo, gli investitori attendono le proiezioni economiche del FOMC, che terranno conto dell'inflazione e della crescita economica, il che potrebbe essere determinante per le future aspettative del mercato in merito alla politica monetaria.
I mercati stanno recuperando parte delle perdite
La performance del mercato azionario dall'inizio dell'anno rimane debole, con l'S&P 500 in calo del 4.2%, il Dow Jones in calo del 2.5% e il Nasdaq in calo dell'8.1%. Sebbene gli analisti restino cauti, non prevedono il panico. RBC Capital Markets mantiene la sua previsione per l'S&P 500 a 6 punti, ma prevede una possibile correzione nell'intervallo tra il 600 e il 14%, che potrebbe far scendere l'indice a 20 punti. JP Morgan prevede 6 punti, ma presume che questo livello non sarà raggiunto prima del 500. Citigroup, a sua volta, ha abbassato la sua raccomandazione per le azioni statunitensi da “sovrappeso” a “neutrale”.
Il rapporto prezzo/utile (P/E) medio per S&P 500 è sceso da 21.6 a inizio gennaio a 19.9, il che potrebbe indicare una maggiore cautela tra gli investitori. Nonostante il sentiment negativo, i mercati stanno recuperando parte delle perdite. Venerdì l'indice S&P 500 è salito del 2.1%, il Dow Jones dell'1.7% e il Nasdaq del 2.6%. Ma nonostante la ripresa, il Dow ha chiuso in territorio negativo per la seconda settimana consecutiva, mentre l'S&P 500 e il Nasdaq hanno entrambi registrato perdite per la quarta settimana consecutiva.
Fonte: Krzysztof Kamiński, OANDA TMS Brokers